Acf Follonica Gavorrano

ACF Foligno – Follonica Gavorrano 1-4

FOLIGNO (di Roberto Mattia) – Niente riscatto per la Fulgens Foligno dopo il ko di Trestina. Anzi, i biancoazzurri cedono nettamente al “Blasone” contro il Follonica Gavorrano, che si porta a casa i tre punti per 4-1. Vero che tre gol dei toscani sono arrivati su calcio di rigore – mentre uno ne ha fallito la squadra di casa sullo 0-1 – ma in generale va detto che gli uomini di Masi hanno condotto il match in modo ineccepibile, partendo in maniera aggressiva e poi di fatto irretendo il gioco folignate. Fulgens che non è riuscita a trovare le contromisure adatte per reagire ed ecco il secondo ko di fila, anche se il rigore del 3-1, quello decisivo per le sorti finali, è stato molto contestato.

LA SFIDA – Bastano pochi secondo per capire l’andazzo della gara: già dal fischio di inizio gli ospiti si fanno vedere con Kernezo, che dal limite calcia di poco alto. Follonica Gavorrano decisamente più in palla all’avvio e Fulgens (senza Nuti e Khribech) in difficoltà: al 5’ Grifoni avvia la penetrazione laterale di Kernezo che da posizione defilata prova un rasoterra che Tognetti neutralizza. La netta superiorità degli uomini di Masi si concretizza – seppur in modo rocambolesco – all’11’: ancora Kernezo sulla corsia mancina mette un pallone teso in mezzo; doppia carambola su Sedran e Tognetti, con Tatti che, in area piccola, ne approfitta e in rovesciata mette in fondo al sacco (0-1). Tuttavia la formazione di casa al 14’ avrebbe anche l’episodio giusto per rimettersi in carreggiata: pallone messo in area agganciato da Calderini e toccato con un braccio da Scartoni; Scarpati di Formia non ha dubbi e concede il rigore. Il portiere ospite Antonini, però, neutralizza la conclusione dal dischetto di Calderini e per la Fulgens Foligno l’occasione va a farsi benedire. Una bella mazzata, perché segnare a una squadra compatta come il Gavorrano è dura. In più, se anche le gambe sembrano abbastanza pesanti rispetto a quelle avversarie, le cose si complicano.

A completare il quadro negativo mettiamoci anche che al 30’ i toscani trovano il raddoppio per un fallo di Santarelli su Pignat che l’arbitro punisce con un nuovo rigore: D’Este però non sbaglia e spiazza Tognetti per il 2-0. Il resto della frazione è in sostanza contraddistinto dal fraseggio senza sbocchi dei padroni di casa, che sembrano avere poche idee; il Gavorrano, invece, molto compatto e abile ad applicare il fuorigioco, dimostra che può fare male quando vuole: al 35’ ribaltamento di fronte con lancio di Marino per Kernezo, che semina in velocità il diretto avversario e di prima intenzione indirizza verso Tognetti, che però respinge.

Passiamo alla ripresa. Manni getta nella mischia anche il neo acquisto Tommaso Brevi e viene ripagato: al 4’ infatti è proprio l’ex Trento a infilare in rete il gol che riapre la sfida nella mischia seguente un corner calciato da Calderini. Un’illusione che dura molto poco: al 10’ infatti i toscani si guadagnano un nuovo calcio di rigore. Tognetti è incerto nell’uscita su un lancio lungo e finisce per farsi rubare il tempo da Kernezo, che finisce a terra dopo l’intervento del giovane portiere, tra le proteste di casa, che invece sostengono la regolarità dell’azione: il capitano ospite Lo Sicco angola bene e realizza il gol dell’1-3. È un brutto colpo per le velleità dei biancoazzurri, che comunque provano a rifarsi sotto, più che altro con le forze nervose. Il Gavorrano però controlla bene la situazione e alla mezz’ora ottiene un altro rigore, per un contatto tra D’Urso e Pino, anche questo da rivedere alla moviola. Zini mette in rete il quarto tiro dal dischetto di giornata e chiude di fatto i giochi sul 4-1. Ora la parola d’ordine è: nessun dramma e recuperare la serenità.

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