Orvietana-ACF Foligno 1-2

Fulgens Foligno al terzo posto: conquistato il derby umbro con l’Orvietana

Bella e meritata vittoria per la Fulgens Foligno che espugna il “Muzi” di Orvieto per 2-1 nel derby umbro, confermando l’ottimo momento (17 punti in 7 partite) e issandosi al terzo posto solitario con 24 punti. Una prestazione importante degli uomini di Manni, che a conti fatti hanno dominato la sfida a livello di gioco e creando varie occasioni. Poi, quando l’Orvietana si è rifatta sotto, la giusta dose di sofferenza ma una bella solidità hanno permesso di portare a casa il successo.

LA SFIDA – Primo tempo molto buono per la Fulgens Foligno, che in difesa appare decisamente rocciosa, mentre davanti, quando si distende, fa male alla formazione di casa. Già nei primi minuti Panaioli (tiro da fuori che non centra il bersaglio) fa le prove del gol, il suo primo stagionale, che arriva al 12’. Azione che nasce da un corner battuto velocemente dai biancoazzurri con Mancini che serve Khribech al limite; pallone messo in area rasoterra con Panaioli che sfrutta un buco dei biancorossi per insaccare lo 0-1. L’inerzia della gara a questo punto è in mano alla Fulgens Foligno, che non rischia praticamente nulla sulla reazione dell’Orvietana e al 24’ trova il gol del raddoppio con l’ex Tomassini.

L’azione parte da Ceccuzzi che apre rapidamente verso Khribech; cross messo in area con Tomassini che spizza, Panaioli arriva di testa di gran carriera, ma Rossi gli nega la doppietta con un miracolo; la sfera comunque rimane lì e il bomber folignate mette facilmente dentro a porta vuota la rete personale numero 8. Orvietana che si vede solo a sprazzi, mentre i biancoazzurri insistono: intorno alla mezz’ora altra grande occasioni, con Tomassini che fa da torre per Calderini, il cui tiro incontra la respinta di Rossi, che trova nel palo un valido alleato per evitare il 3-0, riuscendo a bloccare la palla sulla linea.

Tris che gli uomini di Manni sfiorano anche in chiusura di tempo. Al 42’ infatti arriva un calcio di rigore: azione abbastanza confusa, con Calderini che calcia al limite, ma la palla, respinta, si impenna; Rossi esce alla disperata su Khribech e rimane a terra; il direttore di gara fa proseguire e Ceccuzzi rimette la sfera dentro, con Berardi che, sdraiato, tocca la sfera con la mano. Rigore dunque, ma Rossi dice di no a Calderini, poi anche Khribech non è lucido nella stoccata decisiva.

Quanto appena detto si ripete a inizio ripresa, al 5’, quando la formazione ospite manca in maniera clamorosa il 3-0 prima con Khribech e poi con Tomassini, che non trovano l’attimo giusto, facendosi dire di no prima dalla difesa orvietana e quindi dal portiere Rossi. Comunque sia i biancoazzurri sono bravissimi ad addormentare la gara, neutralizzando le velleità orvietane e facendo scorrere agevolmente i minuti. Almeno fino alla mezz’ora, perché la squadra di Rizzolo trova l’acuto: angolo battuto da Proia e il capitano Luca Ricci di testa accorcia le distanze (1-2).

Si rivedono i fantasmi di Trestina? Nemmeno per sogno. La Fulgens Foligno adesso è una squadra decisamente matura per soffrire il ritorno dei padroni di casa, che ci provano in pratica nel finale solo con Fabri (31’), ma nessun problema per Tognetti. Nel finale tanta confusione, Caon e Proia tentano il colpo di coda, ma i tre punti prendono la strada di Foligno.

 

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